PROVE DI AUTOSTEREOSCOPIA




 (1) Un genere di scatto che è preferibile evitare. Qui siamo in presenza di ripresa effettuata con macchina fornita di ottiche molto distanziate e con scatto operato a breve distanza dal soggetto. Trovandosi questo, per giunta, in primo piano ed a breve distanza dall'apparecchio, la centratura sul volto del personaggio non può evitare un forte movimento nell'immagine finale.


 (2) Qui la distanza tra le ottiche
immaggino ricalchi quella lo spazio interpupillare.  La situazione è migliore dell'immagine precedente. Tuttavia, la centratura sul soggetto in primo piano e prossimo alla fotocamera determina un sensibile movimento dello sfondo.

 (3) Un esempio di ripresa nettamente più favorevole. Anche qui abbiamo un primo piano prossimo alla fotocamera, che però disporrà di un minore scarto tra i due obbiettivi sincronizzati. 
 La centratura tra le due immagini è qui effettuata sul volto della ragazza, che resta immobile al centro di due movimenti (mano e petali di rosa, in avanti r sfondo ravvicinato sul retro).

 



  (4) Situazione del tutto analoga a quella della gif precedente.
 In questo, come nell'altro caso, la centratura spezza il movimento in due tratti; quello contrassegnato dalla linea intercorrente tra amo e volte e da quella che separa il volto dallo sfondo.



 (5) Qui la centratura è stata attuata su di un piccolo particolare in posizione intermedia tra primo piano e dfondo.



 (6) Centratura analoga a quella praticata per l'immagine precedente.
 L'effetto finale, più che accettabile, si spiega con la natura del soggetto non caratterizzato da grosse distanze tra i piani iniziale e finale.