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 Premessa

Tattandosi di testo non brevissimo offro al visitatore la possibilità di spostarsi sui singoli argomenti. Ma voglio anche far notare che gli stessi sono tra loro piuttosto concatenati. Lascio quindi al visitatore la scelta di scorrere l'intero testo consultando in lettura continuativa quanto segue, oppure optare per la visualizzazione selettiva, cliccando sui singoli titoli evidenziati in rosso.

 RAGIONI E POSSIBILI APPLICAZIONI DEL PROGETTO 

 SETTORI D'IMPIEGO DEL "MICRO"

 DELUCIDAZIONI SULLE CARATTERISTICHE DEL MICRO-GIORNALE IN QUEST'AREA "NEWS" 

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 RAGIONI E POSSIBILI APPLICAZIONI DEL PROGETTO

 NOTE INTRODUTTIVE

Tendezialmente evito di cancellare le realizzazioni postate in precedenza; sarà perchè ritengo giusto che chiunque possa verificare l'intero percorso generato dall'evoluzione di idee e sperimentazioni.

Non essendo un web-master, e nemmeno un esperto di programmazione, mi esprimo come posso. Ma non lo ritengo un limite.

Personalmente consiglierei quanti avvertono l'esigenza di superare limiti e condizionamenti dei Social Network di tentare la strada che mi ha guidato agli attuali risultati.

Si tratta, come in altri punti accennato, di servirsi di piccoli software gratuiti e lanciabili da pendrive (in grado, spesso, di fare una sola cosa, ma di farla bene). Ancora, realizzare prodotti in grado di "girare" su qualsiasi strumento (dai PC agli smartphone), tenendo conto del fatto che aumenta, putroppo, il divario tra chi opera anche sui primi e quanti invece si limitano al solo impiego dei secondi.

Altra preferenza, quella di privilegiare l'uso del PDF e del linguaggio HTML, associandone talvolta le realizzazioni (come ho fatto per la creazione di alcune mie presentazioni).

E' scaturito da tutto ciò il tentativo di dare corpo ad alcuni lavori di semplice editoria, del tipo che ho definito "micro-giornale" (il cui ultimo esemplare pesa solo poco più di 2Mega).

Sarebbe errato, tuttavia, associare al termine il significato di pubblicazione periodica. Tanto perchè l'iniziativa è in grado di prestarsi a molteplici usi, accomunati da un'unica caratteristica; quella di contenere tutto in un solo foglio, che chiunque potrebbe stamparsi ragionevolmente in fronte-retro.

Ingrediente irrinunciabile: quello della multimedialità, da concretizzarsi attraverso collegamenti a video, audio, infografiche, mappe concettuali interattive ed altro.

Ciò che oggi segna la differenza tra i contenuti cartacei e quelli digitali (penalizzando i primi) sta tutta nella possibilità dei secondi di realizzare forme di Cross Media Pubblishing.

Ma, paradossalmente, è proprio su questo punto che i social perdono terreno, nella misura in cui obbligano i frequenratori a servirsi di un unico modello espressivo, obbligandoli, per giunta, ad una crescente pletora di limiti e condizioni (a cui manca, per il momento, il solo off-limit a post giudicati non "politicamente corretti").

Potrei limitarmi all'impossibilità di piazzare un PDF su Facebook.

Spesso dipende dalla struttura unifunzionale adottata in partenza.

In quanto accanito visitatore di Youtube (che per molti aspetti rientra esso pure nella categoria Social) ad esempio, io stesso non posso trattenermi dal rilevarne alcuni limiti.

Il sito contiene eccellenti video di documentazioni storiche. E fin qui.....I problemi sorgono con quelle lunghe scritte (scorrevoli o temporizzate) che acompagnano lavori impossibilitati a farne a meno. E che dire di quegli audiolibri associati a sporadiche diapositive, che fra l'altro dissuaderebbero chiunque dallo scaricarsene i contenuti?

Con il continuo impegno a prospettare creazioni più articolate, in quanto cangianti in rapporto ai contenuti, sono arrivato al modello di cui tratto in queste pagine.

 SETTORI D'IMPIEGO DEL "MICRO"

Penso che possano essere tra i più svariati.

Campo giornale

Il foglio (coperto in fronte-retro) potrebbe limitarsi a brevi notizie su fatti ed argomenti orientati tutti su di un unico settore di interesse. Di fatto una rassegna, stilata di proprio pugno, ma arricchita da indicazioni (link) utili a proiettarsi nel web per il collegamento ad interessanti approfondimenti.

Un'ipotesi che, nella fattispecie, non necessiterebbe nemmeno dell'opzione audio, ma, semmai, di qualche breve inserto video, nonchè di possibili infografiche.

Produzioni monografiche

Un esempio di utile applicazione?

Lo studioso che invia al proprio canale youtube il video di una sua conferenza.

Una circostanza che non ha nulla a che vedere con un documentario, dove il video, oltre che indispensabile, contiene tutti gli elementi richiesti da siffatto genere.

Nell'ipotesi prima formulata, la trasmissione (poniamo della durata di un'ora) vede il protagonista in un primo piano che ne evidenzia volto ed espressioni. Talvolta il soggetto si allontana dal tavolo per andare a tracciare segni e parole su dei fogli appiccicati ad un pannello che, di norma, ingenerano qualche difficoltà in chi si sforza di seguirne lo sviluppo.

Pur avendo trovato di nostro interesse la trasmissione esitiamo a scaricarcela in considerazione del peso (video più audio). Molti passi del discorso, inoltre, si sono dimostrate di difficile comprensione. Possiamo mica smanettare sul cursore per beccare inizio e fine del frammento. La lavagna, oltretutto, risultava male inquadrata e la grafia del conferenziere lasciava alquanto a desiderare. Impossibile rimediare?

Niente affatto

Il soggetto potrebbe predisporre, nel corso dell'evento, l'acquisizione del solo audio (possibilmente realizzandola indossando un microfono direzionale). A conferenza conclusa potrebbe curare, in tutto comodo, qualche buona tavola relativa alla parte grafica. Per sintetizzare il video basterebbe mettere i successione (anche mediante animazione GIF) poche significative immagini selezionate dal video.

Tocco finale: una sintesi testuale; non prolissa ma in grado di tracciare (commentandoli) i tratti salienti del dircoso. Il tutto, collegato ad un sito o anche alla sola posta elettronica, segnalato a nizio e fine della trasmissione, potrebbe offrire agli interessati una chance di sicuro effetto. Peso complessivo dell'elaborato non superiore ai 7-8 mega.

Presentazioni a carattere divulgativo o didattico

Tempo addietro, ed è ancora il caso di un canale Youtube, mi ero imbattuto nella spiegazione di una tecnica in grado di conferire movimento e tridimensionalità ad un'immagine piana (2d). Servendosi di Gimp, l'autore aveva ottenuto risultati davvero interessanti. La qualità video lasciava purtroppo a desiderare, mentre ciascuna tappa di elaborazione rchiedeva numerosi passaggi. Tanto è bastato a farmi registrare il link contando di poterlo richiamare in momenti a venire.

In situazioni del genere, quale strumento più adatto di una presentazione in PDF simile a quelle che da poco sto sperimentando?

Nello specifico, posso anticipare che si tratta, ancora una volta, di un foglio duble-face, recante in testa a ciascuna facciata, strutturata in colonne, le immagini salienti del procedimento, con al di sotto le scritte esplicative delle stesse. Un clic sulle icone permetterebbe di accedere ad una o più immagini di opportune dimensioni corredate di esaurienti didascalie.

 DELUCIDAZIONI SULLE CARATTERISTICHE DEL MICRO-GIORNALE IN QUEST'AREA "NEWS" 

Il modello si differenzia nettamente dai precedenti presentati in "Aggiornamenti".

Gli esemplari postati in quell'area mantenevano negli elaborati la doppia versione "on-line" ed "off-line". Dove la prima recava su ciascun titolo di inizio brano il collegamento del tipo "HTTP:// www. ecc. (non visibile, poichè sistemato tra le opzioni del software PDF ) al relativo contenuto multimediale (per lo più audio).

La seconda (off-line), in apparenza del tutto simile alla prima, conteneva gli stessi richiami, con la differenza che qui il collegamento avveniva nell'area (cartella) del PDF stesso (quindi direttamente ai file audio/video, e non più attraverso link di richiamo al sito.

Poi, per evitare al visitatore possibili confusioni, creavo uno ZIP con tutti i componenti della cartella off-line per metterla a disposizione dello stesso.

Una soluzione che ho preferito abbandonare per diverse ragioni.

Innanzitutto quella che chi scompatta il "giornale" , anche se scollegato dalla rete e sprovvisto di lettore PDF, riesce pur sempre ad aprire il foglio attraverso il sistema preinstallato dell'Explorer (come di Crome eec), ma i browser , di norma, non rispondono agli input diretti a collegamenti interni e, in quanto tali, esulanti dalle pur necessarie operazioni di accesso ai contenuti multimediali collegati al PDF. 

Poi c'è stato il caso di un mio vecchio amico, che per una sua mostra personale di pittura aveva voluto mettere a disposizione dei visitatori una breve documentazione su caratteristiche ed apprezzamenti delle sue opere (qualche decina di copie ricavate da fotocopiatrice A3 a mezzo file in pendrive). Fin troppo chiara la difficoltà che avrebbe potuto affrontare chi avesse ritirato la copia, riservandosi di curiosare sul sito che ne contieneva l'originale.

Da qui lo sviluppo dell'attuale procedura.

Fine dell doppio modello (on ed offline) ed avvento di un modello unico, utile per ogni circostanza.

Nell'attuale nuova configurazione (riferita all'esempio 1) il foglio reca, in testata, un unico collegamento web; quello che, attaverso la rete, conduce ad una pagina HTML del sito, contenente, incolonnati al di sotto di brevi note esplicative: l'intero "giornale" PDF ; a seguire, nella fattispecie, il collegamento ad A1, file richiamante la versione audio relativa al primo articolo: T1, file di testo recante spiegazioni: A2 e A3, per le successive versioni audio degli articoli che seguono.

Siffatta configurazione favorisce l'accesso al sito di riferimento anche a quanti dovessero trovarsi per le mani una semplice copia cartacea del foglio. Il link evita di inviare direttamente all'INDEX, preferendo indirizzare il visitatore verso i contenuti del foglio, lasciandogli la scelta se proiettarsi o meno verso gli altri contenuti del dominio qualora la stessa persona intendesse curiosare tra gli altri contenuti del sito.

Poniamo, ora, il caso di chi gradirebbe poter disporre del "giornale" con tutti i suoi allegati per poi consultarseli senza dover dipendere dalla rete (o anche solo per trasmetterli ad amici e conoscenti).

Basterebbe una semplice operazione; quella di crearsi una cartella (chiamandola come più gli aggrada) e scaricarvi dentro tutti i file che ha aperto attraverso la pagina HTML (ivi compreso il foglio/micro-giornale), con il comando "salva oggetto con nome" . Da notare, inoltre, un grosso vantaggio rappresentato da siffatta operazione. Alcuni browser presentano, infatti, qualche problema ad aprire correttamente i pur comunissimi video mp4 (li riproducono se privi di colonna sonora, rilevando, in caso contrario, il solo audio), mentre, nella stessa situazione, il "salva oggetto" fa sì che si possano rivedere in maniera decente).

 PROCEDURA ANCORA PIU' PRATICA E RAPIDA
Creare subito una cartella (chiamandola come preferiamo) e, senza nemmeno aprire i file sottostanti, riversarveli dentro mediante comandi del tipo "salva oggetto con nome" (o similari). A questo punto non saremmo più obbligati a servirci del collegamento in rete, poichè, operando off-line ed aprendo il file princiale (il primo dei link incolonnati) viaggeremmo all'interno di tutti i contenuti da questo segnalati. Potremmo sempre rinominare la cartella, zipparla,  spedirla a chi ci pare, aggiungervi altri contenuti, ecc.

Tutto quanto sopra esposto è reso possibile da un piccolo accorgimento; quello di predisporre nel software PDF un comando per ciascun richiamo di allegati attraverso i singoli titoli degli articoli. La prima volta che si va in rete e si scaricano in cartella i vari allegati, questi verrebbero registrati automaticamente nei comandi dati al programma PDF, risultando utili per tutte le future consultazioni off-line.

Avremmo quindi, all'atto pratico ed in una sola soluzione, la doppia funzione 0n ed Off-line.

Potrebbe presentarsi un piccolo inconveniente per chi, dopo aver rinunciato alla soluzione "cartella" (forse fidando di richiamare all'occorrenza gli allegati al foglio attraverso i link della pagina HTML) dovesse riaprire in rete il micro-giornale, che, pur con i collegamenti disattivati dai singoli titoli, continuerebbe a segnalarne l'esistenza (di solito con l'insegna della "manina") sui titoli di ciascun articolo. Diciamo pure che se la sarebbe proprio cercata. Oltretutto il suo comportamento non sarebbe nemmeno giustificato dal peso d'insieme dei componenti; dal momento che la cartella difficilmente supererebbe quello dei 6-8 Mega).

Un problema più concreto? Quello del visitatore che, dopo essersi regolato come quello di sopra, o pur avendo completato a dovere l'operazione "cartella", una volta aperto il micro-giornale, neppure in fase di connessione riuscirebbe ad andare oltre il collegamento relativo al link disposto sotto il titolo della testata.

Motivo? Di sicuro dispone di un sofware PDF scelto tra i free che non offrono niente di più dei browser. Proprio per siffatta ragione avevo già fornito (nel link di testata) la possibilità di scaricarsi, in assenza o in sostituzione di Adobe Reader, l'otttimo Foxit Reader. Nè mancano altre interessanti alternative, tra le quali potrei segnalare l'altrettanto free nonchè portatile PDF-XChangeViewer.

Tuttavia, lasciando a ciascuno la soddisfazione delle proprie scelte, opterei per la soluzione che segue.

Prima di creare i collegamenti all'interno del PDF, il curatore del sito potrebbe realizzare una copia del "giornale", per poi aggiungerla agli altri file della cartella, ovviamente dopo averla salvata con altro nome.