FANTASMI – TUTTO QUELLO CHE 
AVRESTE VOLUTO SAPERE
MA NON AVETE
MAI OSATO CHIEDERE

     

Fantasmi a denominazione d'origine controllata

Un'autentica casta di privilegiati, che, quando non risiedono in maestosi castelli, occupano austere dimore; tipo ville d'epoca o, ma è già un'eccezione, spaziosi attici di antichi e signorili palazzi. Mai sentito di soggetti adattatisi a vivacchiare in cadenti catapecchie e nemmeno in alloggi di edilizia popolare. Se son vissuti in quegli edifici prima del decesso non c'è ragione che debbano privarsene da defunti. Tanto più che il loro stato anagrafico li esonera dalle spese condominiali, possono fregarsene dell'Irpef quanto dell'Ici e non devono nemmeno preoccuparsi della manutenzione degli infissi, dal momento che riescono a transitare direttamente attraverso i muri. Gasolio e metano arrivano alle stelle ? E chi se ne frega ? D'inverno come in estate a loro basta un pratico lenzuolo. Semmai dovranno preoccuparsi che la dimora sia lontana dallo smog causato dal traffico quanto basta per non dover portare di continuo il sudario in lavanderia. Ormai si risparmiano anche la scocciatura delle catene; un tempo indispensabili per tenere lontani i rompicoglioni, ma rese ormai obsolete dalla banale quotidianità di ben altri rumori ed orrori. Se ne individuate qualcuno ancora condizionato dall'uso potrebbe trattarsi d'un incallito tradizionalista o, più semplicemente, del fantasma di qualche imprenditore metalmeccanico.


Invadenti ed abusivi

A parità di costi (di fatto inesistenti), non c'è fesso che non preferisca alloggiare alla grande. Ecco, allora, che anime di trapassati costretti un tempo ad arrangiarsi tra due camere e tinello, finalmente libere di optare per soluzioni più confortevoli, non disdegnano d'arraffare qualcosa di meglio. Ricercatissimi gli hotel cinque stelle (dove, eccezionalmente, potrebbero aver soggiornato da vivi) e, in via non del tutto subordinata, uffici pubblici ubicati in zone di pregio (specie se frequentati da quanti possono aver contribuito ad accorciar loro l'esistenza). Fin troppo naturale aspettarsi le reazioni dei viventi, che faranno di tutto per liberarsi delle indesiderate presenze.

E ciò spiega perché le proverbiali lungaggini sfrattatorie da noi in vigore facciano del nostro paese una sorta di Mecca per i fantasmi che vogliono evitarsi la seccatura di starsene sempre con le valigie a portata di mano. In America, ad esempio, dove tira tutt'altra aria, i proprietari di locali infestati nemmeno si sognano di rivolgersi a quei mangiapane a tradimento che sono gli avvocati . Attaccano subito con gli acchiappafantasmi. Gente che ignora il ricorso alle carte bollate e che, quando becca un abusivo, non ci mette molto a risucchiarselo in appositi bidoni per correre a scaraventarlo nella più vicina discarica.


Educativi

Fin troppo risaputo che non basta una vita per addestrare a dovere la prole. Tanto spiega le sfacchinate che devono sobbarcarsi anche dopo morti quei genitori che hanno avuto la sventura di trovarsi alle prese con creature particolarmente dure di comprendonio o, più semplicemente, affette dal morbo delle mani bucate. Se c'è una caratteristica che li accomuna è quella della discrezione. Niente a che vedere con quegli strafottenti di poco sopra ,che te li vedi svolazzare per casa quando meno te l'aspetti. Per spingerli a materializzarsi c'è proprio bisogno che le fesserie commesse della figliolanza siano tali da gridare vendetta. Operano, di solito, per azioni interposte. Poniamo che Peppino stia per firmare un mucchio di cambiali su di un acquisto che non ne vale la metà. Mette mano alla biro e subito gli cade in testa il ritratto della buonanima. Supponiamo pure che riappenda disinvoltamente il quadro per tornare a concentrarsi sulla mazzetta dei pagherò. Il trapassato attenderà con pazienza che l'altro imbocchi la porta; uno sgambetto e Peppino finisce difilato al pronto soccorso. Torna a casa con un arto ingessato e, per prima cosa, telefona per riconfermare i termini dell'affare. Per tutta risposta, dalla cornetta gli arriva un'assordante pernacchia, che, tuttavia non lo aiuta a desistere. Solo allora, costretto dall'infruttuosità dei precedenti tentativi, il fantasma non potrà astenersi dal ricorrere alla materializzazione. Farà al figlio una testa così, arricchendo la predica con una serie di bestemmie tanto lunga e colorita da raddoppiarsi la permanenza in purgatorio. Ma chi se ne fotte ? Cos'è che non si fa per i figli ?


Peripatetici

Che non sono, come qualche malpensante potrebbe sospettare, trapassati spiritualmente vicini a figliole che strappano la giornata passeggiando su e giù dopo il tramonto. Si tratta, in genere, di soggetti provvisti di buoni motivi per evitare la permanenza tra quattro mura. Tipica della loro condizione l'obbligatorietà di aggirarsi in borghese. Niente lenzuola ed analoghi capi di abbigliamento, che darebbero nell'occhio tirandosi dietro un mucchio di ragazzini. La categoria comprende, di fatto, elementi geneticamente condizionati in vita dal nomadismo, barboni per vocazione, ma anche individui sottratti dalla morte a situazioni di insostenibili convivenze. Poniamo che abbia in casa una suocera di quelle che non si augurerebbero al peggiore dei nemici. Mi prende un infarto e tolgo il disturbo. A meno che la condizione di trapassato non vada a coincidere col più alto grado di fessaggine, è certo che nemmeno con le sedute spiritiche riuscirebbero a riportarmi in una dimora stracarica di brutti ricordi. C'è gente, ancora, che preferisce tornare nei luoghi in cui s'è realizzata da viva. Ditemi voi per quale ragione una guardia forestale felice del suo lavoro dovrebbe allontanarsi dai boschi. Altri vi sono costretti da fattori puramente contingenti. Ve la ricordate "A livella" ? Una poesia mortuaria a lieto fine, che però sottintende come, nella vita (anche se sarebbe più appropriato dire nella morte), non sempre le cose vadano per il verso giusto.

Poniamo che, nonostante le reazioni del perseguitato, il nobiluomo di cui parla Totò non l'avesse smessa di importunare il vicino di sepoltura. Cos'altro avrebbe dovuto fare costui ? Acchiappare la cassa e sfasciarla sullo scheletro del blasonato ? "Meglio non compromettersi !" potrebbe aver pensato, "sai che faccio ? Quasi quasi lascio quest'immondezzaio di cimitero e me ne vado a spasso per i cavoli miei" .

E i morti ammazzati ? Poco è mancato che ce ne dimenticassimo. Perfino chi non ha mai letto un giallo sa benissimo come un assassino che si rispetti non mancherà di tornare sul luogo del delitto. Me ne sto allungato in panchina a gustarmi il toscano, quando mi si avvicina un tizio che tutto lascia intendere chiederà di accendere. Quello, invece, tira fuori un chiave inglese e me la sbatte in testa con tale professionalità da spedirmi difilato all'altro mondo.

Vedo, con gli occhi dell'anima, che ha ficcato le mani nella mia giacca ed ora si sta fregando il portafoglio. "Brutto figlio di puttana ecc. !" vorrei tanto gridargli, ma non posso, perché ormai privo di corde vocali (ma anche per non aggravare il carico di imputazioni delle quali potrei dover rispondere a qualche sezione del tribunale celeste). State pur certi che nessuno riuscirebbe ad allontanare il mio fantasma dalla panchina. Tutt'al più andrei a sgranchirmi le gambe di tanto in tanto facendo quattro passi per il parco. Al suo ritorno il lestofante mi troverebbe pronto a comparirgli davanti in tutta la mia bruttezza ed un collasso come si deve non glielo toglierebbe nessuno. Unico inconveniente per quest'ordine di trapassati: le limitazioni imposte ai fantasmi del gentil sesso, che, per motivi fin troppo intuibili, dovrebbero starsene alla larga da raccordi autostradali ed altre arterie notoriamente frequentate da gente in cerca di distrazioni.


In postazioni fisse

Tra loro e gli altri intercorre, presso a poco, la stessa differenza che c'è tra il protagonista d'un filmato ed i soggetti che posano per i calendari. Le loro sembianze, simili a foto scattate da dilettanti alle prime armi, si stagliano, di norma, su di una parete, sulla portiera d'un armadio, sulla corteccia d'un albero e perfino sui pali della luce. Potreste esercitarvi a fare il tiro a segno che quelli continuerebbero a starsene immobili (impossibilitati come sono a reagire finanche ai bisogni canini). Solo l'insipienza di certi pasticcioni del paranormale impedisce di tracciare spiegazioni logiche sulle manifestazioni del fenomeno. Non ci vuol molto a capire che si tratta delle vittime di incidenti. Un tizio si sta ripulendo coscienziosamente un bel piatto di pasta e fagioli quando, per colpa dei tarli che si sono mezzo sbafati i piedi d'un mobile, l'intera struttura, piombandogli addosso, lo rende simile, in tutto e per tutto, alla vittima d'un movimento tellurico. Fin troppo intuibile che, specie in presenza di arredamento di pregio, i familiari, affranti dal danno subito, si affretteranno a rimuovere ogni traccia organica dalle portiere. Né si daranno pace fino a quando non avranno trovato un restauratore che sappia il fatto suo. Nulla esclude che, se l'artigiano è davvero degno di stima, il contenitore assassino possa riprendere il suo antico splendore. Chi se lo rimette in casa sta ancora riflettendo sulle analogie che intercorrono tra i costi delle riparazioni ed un mutuo ipotecario, quando.......sorpresa ! Le venature della vernice pare si divertano a disegnare una sagoma antropomorfa. Nessun dubbio che si tratti di quella dello scomparso. Lo dimostra il fatto che c'è, in luogo della faccia, un casino di linee quanto mai scomposte (non si dimentichi che, al momento del sinistro, il piatto era diventato tutt'uno col volto della vittima). Se scorgete una sagoma femminile sul muro di fondo d'un cascinale, nulla di più facile che appartenga alla donna spiaccicatavisi contro per lo sbandamento d'un tir, mentr'era tutta intenta a stendere il bucato. Chi vive a quel modo la propria condizione di fantasma non può fare altro che confidare nella provvidenza. Augurarsi, vale a dire, che a nessuno salti in mente di fare a pezzi l'armadio, ristrutturare l'edificio, o abbattere alberi e pali. Eventi che hanno invece molte probabilità di realizzarsi allorquando qualcuno comincia a mettere in circolo strane voci sull'identità del fantasma. Poco male se persone dotate d'immaginazione riconoscono i tratti d'una madonna sul muro esterno della casa circondariale. Qualcuno ci piazzerà dei lumini. Altri vi si tratterranno in meditazione, mentre i meno disinteressati non mancheranno di appuntarvi richieste di grazie, quando non di anticipazioni sulle estrazioni del lotto. Le cose si complicano nei casi in cui il sacro avvistamento dovesse aver luogo all'interno di un'abitazione. Si son fatte da poco le 23 quando, toc.toc. Il proprietario, tutto assonnato, schiude l'uscio e si trova di fronte una decina di sconosciuti: "Non vorremmo arrecare disturbo, ......il fatto è che non stacchiamo mai prima delle dieci....." E si scopre che sono infervorati dalla devozione al punto da non riuscire a ritirarsi prima d'aver reso omaggio all'immagine di San Ciccillo, miracolosamente materializzatasi sull'armadione del tinello. Facciamo pure quattro conti, poi tiriamo ad indovinare per quanti giorni il padrone di casa potrà reggere all'assedio prima di liberarsi dell'ingombrante miracolo piovutogli tra capo e collo.


Carcerari

Come spiegare l'ostinazione di presenze che, nemmeno diffidate, si ridurrebbero ad abbandonare rinomati luoghi di pena ? L'abitudine, più diffusa di quanto si creda, fa sì che vecchie e nuove prigioni, ma anche celle di vetusti sotterranei, ospitino discrete percentuali di trapassati. Devo confessare in tutta franchezza che il fenomeno mi ha tenuto lungamente impegnato sulla sua soluzione. Ed a tutt'oggi mentirei se affermassi di avere la soluzione in tasca. Posso avanzare delle semplici ipotesi; corroborate, tuttavia, da scrupolosi appostamenti ed accurati sopralluoghi. La difficoltà sta tutta nel fatto che è impossibile trovare, nella fattispecie, spiegazioni univoche e sembra indispensabile dover procedere per sottocategorie.


Prima sottocategoria Detenuti soddisfatti C'è chi si sente realizzato allorquando riesce a fottere il prossimo. Chi arriva a darsi pace solo dopo che è andato in pensione (una tipologia di beatitudine che pare abbia sempre più i giorni contati). Altri, ancora, che riscontrano soddisfacenti condizioni ambientali solo a seguito di stagionate residenze in ambienti caratterizzati dall'illuminazione a scacchi. Poniamo il caso del tizio generosamente graziato dopo vent'anni di ergastolo. Non fa in tempo a metter piede fuori dal penitenziario che già gli si rizzano i capelli a contatto d'una società che pare fatta apposta per dargli il voltastomaco. Lui, in fin dei conti, al pari di colleghi lasciati dietro le sbarre, s'era limitato a far fuori qualche incorreggibile scassapalle. Mica aveva passato l'esistenza ad organizzare traffici di droga, commercio d'organi , e men che meno aveva pensato di lucrare sulla realizzazione di fiction televisive. Mentre se ne sta per strada ancora tutto intontito, l'auto guidata (si fa per dire) da una figliola attaccata al cellulare provvede ad azzerare il provvedimento di clemenza. Dal cadavere riverso sul marciapiede si leva, simile ad un'impercettibile nuvoletta, la sagoma dell'ex ergastolano. Dove altro potrebbe correre a rifugiarsi se non laddove ha potuto stringere tante amicizie; ed una più affidabile dell'altra ?


Seconda sottocategoria Detenuti insoddisfatti Potrebbe comprendere soggetti del tutto estranei ad esperienze carcerarie. A chi è sempre vissuto di espedienti, tenendosi al riparo dalle curiosità della magistratura, c'è caso che i reggitori dell'aldilà tengano un discorsetto del tipo: " Fine della cuccagna ! ......Ficcati in testa che ormai ti trovi all'inferno!......Ma.....è inutile che ti guardi in giro........Causa picchi imprevisti di delinquenza, al momento non disponiamo di stanze libere. C'è bisogno che, almeno per qualche tempo, vedi di arrangiarti in qualche prigione terrena." Come vi regolereste nei suoi panni ? Per cominciare scartereste l'ipotesi di soggiornare in istituti di pena che ospitano quanti vi sono finiti a seguito di vostre soffiate. Da meridionale in preda a sentimentalismi, cancellereste fin da subito San Vittore; Regina Coeli non v'intriga più di tanto, ed a Napoli, questo lo sapete, proprio non è aria. Conclusione ? Appena svegliato, un ospite dell'Ucciardone rischia di passare per pazzo. Motivo? Sostiene d'aver visto gironzolargli attorno una strana forma avvolta in una specie di sottana.


Terza sottocategoria: Quelli in cerca di suffragi. E' arrivato fresco fresco dal proprio funerale un tizio al quale nemmeno il padreterno riuscirebbe ad appioppare meno di dieci anni di purgatorio. Si scopre che è un raccomandato e gli si concede l'agevolazione di scegliersi il tipo di pena. "Che ne diresti di lavorare alla movimentazione delle nuvole?" L'altro tira fuori la storia di un'ernia che continua a tormentarlo anche da morto. S'intuisce che, sfatigato com'è, prima o poi creerebbe un mucchio di casini. Forse.......l'inserimento nel coro che fa da accompagnamento alla recita delle giaculatorie ? "Siamo pazzi ! Otto ore di vocalizzi ! Eppoi, non dimentichiamo che ho avuto la raucedine !"

Qualcuno propone d'imboscarlo all'accettazione, ma l'interessato si dichiara inadatto alla compilazione di questionari ed altra roba del genere. A chi è incaricato di stilare la sentenza già cominciano a fumare le palle. "Tagliamo corto....e vedi un po' tu che accidenti vorresti fare !" Il penitente non se lo lascia ripetere e tira fuori un mazzo di carte. A questo punto c'è, nel collegio giudicante, chi vorrebbe assestargli nel di dietro un calcio capace di spedirlo difilato all'inferno. Deve avere un culo da esposizione, oppure ha incocciato la giornata buona. Spunta infatti chi, sfogliando le ordinanze sulle pie azioni, s'imbatte nel comma "visitare i carcerati" ed il raccomandato viene spedito a consolare con partite di tresette quanti sono in isolamento.


Fantasmi che non sono più tra noi

Qualcuno si ricorda di quando chiusero i casini ? Il provvedimento giunse a conclusione di forsennate battaglie parlamentari, che videro schiere di conservatori impegnati a fronteggiare la decisa avanzata degli abolizionisti. Fu tirata in ballo la storia della dignità femminile unita all'immoralità rappresentata dallo Stato tenutario. Si sprecarono interviste a dritta ed a manca, ma a nessuno saltò in mente di andare a raccogliere i pareri dei più discreti, silenziosi ed accaniti frequentatori delle case; intere generazioni di fantasmi, che, non ci fosse stata di mezzo la Merlin, nemmeno l'Esorcista dell'omonimo film sarebbe riuscito a far sloggiare.


E, a proposito di film, ancora non mi è chiaro il meccanismo capace di incutere tanta paura. Stranezze del comportamento umano ! La commessa che ogni sera transita tranquilla per strade dove aggressioni, stupri e coltellate sono d'ordinaria amministrazione è la stessa ch'è pronta a terrorizzarsi sulle sequenze de La mummia. Quando c. mai s'è visto un fantasma acchiappare qualcuno per fargli sputare i denti ? "Sono le sue fattezze" si è soliti obiettare "che inducono a cagarsi addosso !" Ma cos'è che si pretende da un trapassato ? Chiariamola una buona volta questa faccenda ! Potrà mica sottoporsi a lifting, o sobbarcarsi sedute di solarium, ogniqualvolta decide di fare una capatina dalle nostre parti. Capirei se ce ne fossero di abituati ad aggirarsi con l'abbigliamento che fa schifo; lercio, lacero o pieno di toppe. Ma non mi risulta che la letteratura di settore sia mai riuscita a beccarne uno in condizioni di assoluta impresentabilità. Ed allora ? Vogliamo o no ammettere che queste creature, oltre a non danneggiare alcuno, danno anche da vivere a parecchia gente? Dov'è che andrebbero a finire gli operatori del paranormale in una società sprovvista di fantasmi? Primi fra tutti ad assaggiare l'amaro frutto del fallimento sarebbero i medium. La cliente sembra finanziariamente ben fornita e, quel che più conta, dispostissima a scucire. Ha un unico sfizio; quello di poter conferire con la buonanima del terzo marito. Bisogna capirla. E' alla ricerca d'un documento che solo costui è in grado di farle rintracciare. Classica situazione di quelle che mettono in seria difficoltà l'arte d'arrangiarsi di quanti non sempre riescono a trafficare come si deve con l'aldilà. Impossibilitato all'evocazione, il sensitivo tirerebbe ad indovinare, e dopo che la signora avesse messo a soqquadro tutta casa senza rintracciare un tubo, ne uscirebbe scornato e professionalmente rovinato dal passaparola.


Equiparati

Dov'è scritto che gli animali non possano aspirare alla condizione di fantasma ? Un luogo comune tipico di occultisti specializzatisi nella negazione dell'evidenza. Ho uno zio che potrebbe fornire sulla mia tesi prove inconfutabili. Sbattuto in un campo di concentramento tedesco, se l'era vista brutta assai. Non tanto per le frequenti incomprensioni col personale di custodia, quanto per la voracità di pidocchi decisissimi a non lasciargli un attimo di pace.

Prima rispedirlo in Italia, gli alleati avevano provveduto a disinfettarlo fino a cancellare ogni traccia degli sgraditi ospiti. Risultato ? Alla sera non gli riusciva di prender sonno. Sentiva ancora i morsi voraci dei parassiti defunti. Per acquietarlo la zia faceva del suo meglio. Alle prime avvisaglie di assalto metteva mano alla pompa del DDT e lo irrorava da capo a piedi. Avesse insistito nella terapia lo avrebbe spedito all'altro mondo; dove scommetto che i suoi accaniti persecutori ingannavano l'attesa arrotandosi i denti.


Affini

Nei secoli passati, com'è fin troppo risaputo, non disponevano nemmeno del DDT e tanto spiega perché, sorpresi a contorcersi fino allo spasimo senza apparente ragione, non pochi pidocchiosi, scambiati per indemoniati, sono stati utilizzati come fonte d'illuminazione nei villaggi di appartenenza. Solo più tardi, i progressi della scienza, uniti a quelli ben più determinanti dell'igiene personale, avrebbero consentito di operare una netta separazione tra le due patologie. Tutto lascia immaginare che la realtà ultraterrena non debba essere granché differente da quella in cui viviamo. Se ci si guarda intorno con un minimo d'attenzione è impossibile fare a meno di dividere l'umanità in: gente che si fa i c. propri, persone condizionate dalla curiosità al punto da non riuscire a fare altrettanto ed emeriti figli di puttana (che non si danno pace se non dopo aver incasinato all'inverosimile le situazioni del prossimo). Gira e rigira, dall'altra parte dev'essere la stessa cosa. Ci sono spiriti che, una volta diventati tali, non c'è pericolo che te li ritrovi tra i coglioni e quelli portati a ficcare il naso tra le faccende dei viventi. Poi vengono i più impestati, che pare abbiano l'irrefrenabile tendenza ad intrufolarsi nel corpo dei viventi per trasformarli in una via di mezzo tra clown e mentecatti. Se vedete un tizio che ne ha aggredito selvaggiamente un altro assicuratevi, prima di considerarlo indemoniato, che la vittima non abbia provato a fregargli il portafoglio. Se invece il caio comincia a coprire di cacca tutti i santi del calendario senza che gli sia arrivata la bolletta della Telecom, a meno che non sia alle prese col dente del giudizio, potrebbero esserci discrete probabilità che gli sia entrato in corpo qualche diavoletto. Occhio anche a persone che, fermi alla media dell'obbligo, dovessero cominciare ad esprimersi in corretto italiano. Una volta era sufficiente che ci si mettesse a sproloquiare in una lingua diversa dalla propria. Regolandoci oggi allo stesso modo rischieremmo di prendere madornali cantonate. Non dimentichiamo di vivere in tempi di incalzante realtà multietnica. Il globalismo è alle porte e l'inglese pare sia diventata la lingua madre di quanti stentano ad abbozzare un linguaggio da cristiani con i propri conterranei. Semmai potremmo puntare sul test della levitazione. Cosa c'entra, ora, la levitazione ? L'essere umano (sempre che non abbia provveduto ad imbottirsi di lenticchie) resta del tutto refrattario all'azione delle calamite. Come spiegare che, di punto in bianco, cominci a fottersene delle leggi gravitazionali per divertirsi a fare la spola tra letto e soffitto ? Naturalmente bisogna andarci piano. Non dimentichiamo che quella della levitazione è una facoltà che accompagna anche le estasi di quanti (anche se sprovvisti della stessa appetibilità della Ferilli) aspirano ad occupare qualche spazio sul calendario che appendiamo in cucina.

E nel corso dei secoli bui non sono mancati spiacevoli equivoci che hanno causato un fracco di legnate a santi uomini; soprattutto pellegrini colti dall'esigenza di raccogliersi in preghiera prima d'aver potuto raggiungere le discrete mura d'un convento o le navate di qualche cattedrale. Comunque sia, sta di fatto che, quando le stronzate commesse da qualcuno superano i limiti delle umane possibilità, ci si orienta sull'ipotesi della possessione. Ammaestrata dagli abbagli presi in passato (e per i quali si sta ancora affannando a chiedere scusa) la chiesa, se chiamata in causa, procede con i piedi di piombo. Tanto per cominciare si assicura che i congiunti del posseduto (un disgraziato che assicura all'invasore la condizione di possidente) non tirino a risparmiare sulle spese per lo psichiatra. Ma quando il soggetto risulta impestato al punto da tramutare in carta igienica le teorie di Freud, Jung & C. , risulta imbarazzante ostinarsi a lavarsene le mani. Come regolarsi ? E si finisce per ricorrere a sacerdoti di colore; quelli sfornati direttamente dalle missioni (ai quali, in caso di topiche, nessuno sarebbe tanto pignolo da lesinare la necessaria comprensione). D'altra parte bisogna riconoscere che c'è stato, tra costoro, chi s'è dimostrato insuperabile nel prendere a calci in culo diavoli d'ogni tipo e gerarchia. Peccato che non sempre risultasse disponibile al momento giusto, anche se, in presenza di effettive urgenze, era sempre possibile rintracciarlo al domicilio d'una convinta devota coreana.

Quello della possessione resta un fenomeno terribile, ma anche maledettamente oscuro. Impossibile, ad esempio, arrivare a capire in base a quale criterio si muovano le entità diaboliche. Alle volte sorge il dubbio che si spostino con la stessa approssimazione di chi, aggirandosi alla ricerca d'una massaggiatrice tuttofare, finisca difilato nel bel mezzo d'un convegno dei testimoni di Geova. Qualcuno mi dovrebbe spiegare perché si accaniscono a tormentare qualche pensionato già mezzo rincoglionito per conto proprio, quando c'è gente disposta a fare carte false per stabilire contatti con loro. Prendiamo i satanisti. Proprio quelli che che smazzano come dannati per azzeccare formule e rituali in grado di attrarre queste entità ultraterrene. Ahi voglia a fare invocazioni, fiaccolate, danze tribali (e chi più ne ha più ne metta). Col cavolo che quelli si fanno vivi ! E vogliamo sottovalutare i rischi per chi si ostina nell'opera del richiamo ? La stessa signora che non ha potuto conferire con la buonanima del marito, dopo aver coscienziosamente sputtanato il medium, non può fare a meno di ricorrere al grande mago che assicura di metterla in contatto col signore delle tenebre. Si organizza alla bell'e meglio una specie di messa nera. Fumi, tuniche e cori culminano in una specie di botto che annuncia l'arrivo del maligno. Un marcantonio tutto vestito di nero. Dev'essere proprio lui, visto che il cappuccio termina con due punte. Disgrazia vuole che, alla conclusione del rito, un cazzo di chiodo squarci di brutto la palandrana e metta a nudo jeans e maglione girocollo dell'invocato. La signora rivuole indietro i soldi. Come la mettiamo ?


L'equivoco mondo della simulazione : I fasulli

Numerosi, quanto ed anche più degli autentici, i fantasmi fasulli si differenziano, a loro volta, in svariate tipologie.

Ci sono quelli chiamati in causa da casalinghe con il pelo sulla coscienza.

Immaginiamo un marito rientrato anzitempo perché incapace di reggere oltre ai morsi della fame. Mentre la donna butta giù gli spaghetti, giunge da un remoto armadione il tipico cigolio di cardini poco oliati, che induce l'uomo ad assumere espressioni del tutto simili ad un punto interrogativo. Che fare ? La signora si porta le mani alla bocca, come per impedirsi di urlare. Gli occhi le diventano di botto simili alla sguardo di chi vede chinarsi sul deflettore dell'auto un vigile con tanto di blocchetto. "Ancora lui !" mormora. Alla fine, scossa da tremiti, si decide a rivelare la terribile presenza della buonanima del piano di sotto, che puntualmente, sapendola sola, si diverte a terrorizzarla gironzolandole per casa. Funzionerà ? Non sempre. Perché la trovata vada a fagiolo occorre che il consorte sia di natura superstiziosa, oppure che, fatta eccezione per le prestazioni gastronomiche, proprio non gliene fotta niente della moglie.


Impossibile sorvolare su casi di presenze che sono, in realtà, altrettante assenze. Per spingerle a rivelarsi non occorre nemmeno imbottirsi di sofisticate sostanze allucinogene. Basta un buon fiasco di vino, purché di appropriata gradazione.

Un mio compaesano col debole del Sangiovese, ogniqualvolta gli si dileguavano i fumi dell'alcool, s'ostinava a giurare d'aver scambiato quattro chiacchiere con i trapassati. Si convinse dell'abbaglio solo quando, già abbondantemente alticcio, gli parve d'intravedere il vinaio (un uomo tuttora vivo e vegeto) che s'accaniva a sollecitargli il saldo nei numerosi bottiglioni prelevati a credito.


Più subdola e pericolosa la simulazione messa in atto da chi, atteggiandosi a fantasma, rischia, talvolta, di diventarlo per davvero. Ma questa sarebbe tutta un'altra storia.