NUOVO MODELLO PER UN PICCOLO PERIODICO AUTOPRODOTTO IN PDF

Torna alla Home

(Caratteristiche dei collegamenti)

 SI TRATTA, IN SOSTANZA,

del PDF di un foglio con due sole facciate, consultabile su PC come su smartphone, provvisto di contenuti multimediali e stampabile dall'utente finale nei formati A4 (opzione economy) per uso personale ed A3 per una copia di più alto livello (A).

  Notiziario strutturato su tre colonne a flusso continuo, interamente realizzabile in Writer di Open Office ed ospitato in un sito Internet che consente consulazione e download dell'elaborato di base come dei suoi allegati multimediali (video, audio, foto, mappe, presentazioni, infografiche, testi di approfondimento).

 La separazione tra foglio e contenuti multimediali presenta il doppio vantaggio di caricare rapidamente in Rete l'oggetto principale della pubblicazione (requisito essenziale per fronteggiare le basse connessioni di molti cellulari) senza dover imporre l'acquisizione di tutti gli allegati di supporto.
Il sito proprietario non ospita tutti gli allegati, ma solo quelli sui quali non possano verificarsi contestazioni relalitive al copyrigth (per i quali preferisce rimandare direttamente al sito di riferimento). (M) I punti di collegamento al testo di base sono fatti in modo da non disturbare la lettura del testo stampato; all'occorenza vi figura una sola lettera in rosso (V) per video/videoclip, (P) per presentazioni, (T) per testi, (A) per audio, (M) per mappe, (I) per infografiche, (F) per foto. Quando il visitatore schiaccia una di queste lettere si apre una videata contenente l'intero elenco dei supporti, riportante per ciascuno di essi i dati di peso e caratteristiche (onde personalizzare al massimo la scelta sul dowmload, che ovviamente parte solo quando vi si clicca sopra).
 Resta per altro la possibilità del singolo di riassemblare il tutto, ricostruendone i collegamenti in Adobe Reader per ricavarne un unico file che evita le complicazioni della creazione di cartelle (operazione utile per esigenze di archiviazione o per trasmissione a terzi attraverso e_mai o bluetooth).


 SETTORI D'IMPIEGO

 Possono essere dei più svariati, ma accomunati tutti dalla libera partecipazione alla realizzazione ed al confezionamento di un “modello” di informazione a contenuto monotematico quando non prettamente zonale, che, per certi aspetti, potrebbe rappresentare una rivisitazione in chiave digitale della vecchia produzione underground. Una risposta, se vogliamo, al monopolio dell'informazione generalista tipica dei quotidiani e comune a molti periodici, nonché un'alternativa alla dispersione di esperienze ed argomenti propria della gran parte dei socialnetwork.
Prima ancora di delineare una breve casistica dei settori potenzialmente interessati a questa sperimentazione; si pensi soltanto alle possibilità che potrebbero aprirsi a tantissimi gruppi operanti su tematiche legate, oltre che al territorio, a specifiche aree della ricerca come anche della creatività.

 BANDO AI CONDIZIONAMENTI TECNICISTICI

 E' un dato di fatto il “blocco” da autoimposizione proprio di quanti, pur motivati a diramare in Rete valide idee o interessanti notizie, finiscono col rinunciarvi perchè scoraggiati dal timore reverenziale causato dalle assillanti innovazioni tecnologiche che rendono sempre più dura l'esistenza, non solo ai neofiti, ma agli stessi WebMaster. Alcuni ripiegano sui socialnetwork correndo il rischio di disperdere spunti di un qualche valore nella massa crescente del pattume che arricchisce chi dirige la baracca di queste nuove strutture dell'aggregazione online.
Impossibile non richiamare i danni del digital divide lamentati da Manuel Castells quale pericolosa esclusione da Internet senza paragonarli, per analogia, con l'emarginazione altrettanto pericolosa messa in atto da quanti , a forza di continui cambiamenti tecnologici, proiettano fuori bordo quanti, pur alfabetizzati in informatica, non possono reggere al vorticoso susseguirsi di mode espressive utili per chi le promuove e letali per chi le subisce. E' un po' come se si imponesse l'onere di imparare a leggere senza però accettare reclami sul diritto a mettersi in condizione di scrivere.
 La proposta del “foglio”, come qui prospettata, è tale da superare questo tipo di barriere. A rigore non ci sarebbe nemmeno bisogno di padroneggiare le più elementari norme della programmazione. Per la creazione delle pagine Web destinate ad ospitare PDF e supporti basterebbero semplici operazioni di copia/incolla in un qualsiasi editor opensource html. Si potrebbe fare ameno finanche della creazione di tabelle, limitandosi alle semplici ripetitive operazioni di collegamento dei file multimediali all'elenco che ne riporta le indicazioni.

 NESSUN PROBLEMA DI IMPAGINAZIONE

  Anche se differenti in rapporto alla loro destinazione, tanto i periodici cartacei quanto quelli online richiedono speciali cure ed attitudini per presentare al meglio i rispettivi prodotti editoriali.
  Figurano, fra le varie incombenze, quella di selezionare e dosare gli spazi pubblicitari, curare link e rinvii in rete, stabilire formato e durata degli inserti video, diversificare il posizionamento dei rimandi alle pagine interne in rapporto al peso di articoli e servizi, proporzionare le immagini sulla rilevanza delle notizie, ecc. Tutte incombenze estranee al caso in questione, dove la stessa disposizione su tre colonne esclude la presenza di immagini trasbordanti da tali margini, mentre unico accorgimento resta quello di non spezzare singoli contenuti mediante rinvio alla pagina di volta.
 Nella fattispecie, non siamo in presenza di una iniziativa editoriale la cui cadenza periodica possa essere impostata secondo tempi prestabiliti. E' possibile che tra un numero ed il successivo trascorra una settimana, com'è possibile che l'intervallo non superi del ventiquattro ore; tutto dipende dalla disponibilità di nuovi contenuti. A differenza dei quotidiani, settimanali e mensili, circoli, associazioni ed imprese producono bollettini e news proporzionandone l'invio in rapponto al verificarsi di specifici eventi, che, di solito, non sono tali da richiedere la stesura su più pagine. La proposta in oggetto non è molto lontana dalle news; si differenzia da queste introducendo un tocco spiccatamente più discorsivo ed assumendo l'importante caratteristica di iniziativa partecipata, grazie al coinvolgimento di una pluralità di soggetti nella produzione dei contenuti.

 ILPUNTO DI MAGGIOR FORZA

  Sta nella possibilità di avviare un periodico e proseguirne la produzione sottraendosi legalmente a tutta una serie di vincoli, normative, adempimenti e spese che, altrimenti, ne scoraggerebbero la creazione.
 Vi è mai capitato di raccattare un modestissimo periodico (quattro pagine formato A3 prodotto da un gruppo di sconosciuti)? Se sì avrete notato da qualche parte le scritte riportanti tutta una serie di indicazioni, quali: direttore responsabile, tipografia, tipo di spedizione in abbonamento postale ecc. Sono i segni della via crucis tuttora affrontata da una miriade di piccole associazioni alle prese con l'incombenza di diffondere materiale (magari stampato in proprio) ad iscritti e simpatizzanti. E' la conseguenza di normative tuttora in vigore, a cui è adesso possibie sottrarsi grazie ad una normativa europea recepita dal nostro ordinamento, che libera da tali oneri le pubblicazioni on line poichè:

Non sussiste obbligo di registrazione per i periodici esclusivamente telematici (vedi articolo 3 bis legge 16/7/2012 n. 103) realizzati esclusivamente su supporto informatico e diffuse unicamente per via telematica ovvero on line, i cui editori non abbiano fatto domande di agevolazioni pubbliche e che conseguano ricavi annui inferiori a 100.000 euro”.

  Una legge che, finalmente, mette un tappo a situazioni paradossali come quella che determinò l'incriminazione per “stampa clandestina” a carico del blogger Carlo Ruta.
 Penso che una siffatta innovazione, giunta in presenza della stragrande diffusione di tablet e smartphone, possa motivare più di qualcuno a lanciare periodici in chiave digitale e ricorrere, all'occorrenza, all'invio a mezzo e_mail e M_list, seppellendo il ricorso alla spedizione per gruppo postale.
 Basta farsi quattro calcoli. La spedizione postale, oltre ad introdurre tutta un'altra serie di adempimenti burocratici, parte con tariffe da un minimo di 2.000 copie. Ciò non significa il rigetto per chi, ad esempio, ne sforna 500, ma solo l'obbligo a pagare come fossero 2.000. E' sufficiente dare un'occhiata alla tabella sottostante per rendersi conto di come i vecchi modelli di stampa e diffusione possano trovare giustificazione soprattutto in presenza di pubblicazioni a larghissimo raggio e con la necessità di documentare agli inserzionisti la loro effettiva diffusione (che è un dato molto diverso da quello della tiratura).

 LE DIFFERENZE TRA PRODOTTO CARTACEO PRODOTTO ON-LINE

 CARTACEO
Tempi di pubblicazione notoriamente lunghi
 ON-LINE
Pubblicazioni istantanee
 CARTACEO
Nessun collegamento ipertestuale
 ON-LINE
Massima ipertestualità
 CARTACEO
Distribuzione lenta e molto costosa
 ON-LINE
Distribuzione immediata e gratuita
 CARTACEO
Impossibilità di effettuare rettifiche o aggiornamenti
 ON-LINE
Aggiornamenti rapidi e continui
 CARTACEO
Niente multimedialità (ed impossibilità di diretti collegamenti in Rete)
 ON-LINE
L'esatto opposto (con facoltà di inserimenti video, audio, ec.)
 CARTACEO
Impossibile differenziare i contenuti in rapporto alla destinazione
 ON-LINE
Qualsiasi differenziazione nel contesto della stessa edizione
 CARTACEO
Problematicità circa i contatti con i lettori
 ON-LINE
Riscontri e risposte in tempo reale
 CARTACEO
Pletora di adempimenti amministrativi e burocratici
 ON-LINE
Niente vincoli e scartoffie