Nuove forme di autostereoscopia

(Leggi prima di accedere agli esempi)

 Vari strumenti di realtà immersiva si stanno diffondendo a macchia d'olio, grazie soprattutto al loro impiego sugli smartphone. Già il mercato offre una vasta gamma di accessori (destinati alla telefonia mobile) che vanno molto al di là dei visori. Si tratta di specifici aggiuntivi che consentono riprese foto e video 3D. C'è il modello a specchi (specifico per l'iPod), la fotocamera aggiuntiva sincronizzata con quella in dotazione e la microcamera 3D inseribile, a cui scuramente seguiranno molti altri modelli. Caratteristica comune resta quella di produrre istantanee o animazioni disposte per coppie di immagini la cui sintesi visiva avviene attraverso le lenti del visore.

 Personalmente non sono interessato ai video, ma alla produzione di gif 3D utilizzabili per le più svariate circostanze. Per queste, il vantaggio di poter fare a meno di occhiali e visori fa sì che più persone contemporaneamente possano vederle su qualsiasi schermo (da pannelli pubblicitari come dai PC e dagli smartphone). Il peso irrisorio di un tale prodotto torna a tutto vantaggio della più spiccata velocità di risposta, mentre l'insieme di tali caratteristiche sarebbe tale da motivare al massimo la circolazione di siffatte immagini (con effetti che non mi stupirei se dovessero rivelarsi virali). Resta da risolvere il problema relativo all'eccesso di movimento tipico nella rapida successione alternata tra due sole immaggini (quella per l'occhio sinistro seguita da quella per l'occhio destro). Tale problema viene agevolmente superato dall'effetto lenticolare, basato su rirese che vengono effettuate non più con due a con ben quattro obbiettivi sincronizzati. Si tratta di una soluzione non facilmente realizzabile dal fotoamatore medio, per via di molteplici fattori, quali: costo delle attrezzature, difficoltà di operare "in bolla", complicazioni sulle centrature e peso finale dell'animazione.

 Campionature 

 Per gli esempi di seguito risportati mi sono avvalso dei fotogrammi di video 3D prelevati in rete e dai quali emerge la necessità di operare determinati accorgimenti per realizzare accettabili risultati anche operando con due sole ottiche.